30 Nov Prima assemblea sinodale delle chiese in italia
Dal 15 al 17 novembre si è tenuta a Roma presso la basilica di San Paolo fuori le Mura la prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia. Questo evento ha rappresentato una tappa fondamentale della “fase profetica” del cammino sinodale avviato nel 2021 dalla CEI. All’assemblea hanno partecipato circa mille delegati: i vescovi di ogni diocesi italiana erano accompagnati da un numero di laici proporzionato alle dimensioni della diocesi. La nostra diocesi era rappresentata, oltre che dal nostro vescovo, da don Andrea Dal Cin (vicario per la pastorale), dal dott. Gianantonio Dei Tos (ex direttore dell’Ulss 7), da Francesca Cescon della parrocchia di Fontanelle e da Emiliano Zuccolotto della parrocchia di Colfosco. I partecipanti erano suddivisi in tavoli da dieci persone (cinque delle quali laici) e ogni tavolo aveva un tema da trattare. Emiliano sedeva al tavolo che aveva come argomento i ministeri da affidare ai laici nelle comunità. L’obiettivo di questa prima assemblea era quello di discutere i Lineamenti, un documento che sintetizza le riflessioni delle comunità locali e propone linee guida per il futuro della Chiesa in Italia.
Abbiamo chiesto a Emiliano di raccontare le sue impressioni al ritorno dall’assemblea:
“Partecipare alla prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia è stato un momento significativo e arricchente che ho vissuto con grande gratitudine. Si è trattata di un’esperienza concreta e tangibile di sinodalità che mi ha consentito – attraverso il lavoro condotto nei tavoli – di confrontarmi con persone di diverse provenienze non soltanto geografiche ma anche culturali e esperienziali. Attorno al tavolo, infatti, erano seduti vescovi, sacerdoti, suore e laici, tutti posti sullo stesso piano con l’obiettivo principale di ascoltarsi e dialogare fra loro. Seppur con visioni diverse, l’occasione ha permesso a ciascuno dei partecipanti di esprimere liberamente le proprie opinioni e le proprie proposte. Tutti hanno avvertito l’urgenza di un cambio di prospettiva della Chiesa di oggi che dovrebbe uscire dalla logica del “si è sempre fatto così”. Non sono mancate differenze di opinioni, ma insieme si è cercato di trovare punti di convergenza. Pur consapevoli del periodo di crisi che stiamo attraversando, in questa fase di lavori si è respirato un rinnovato entusiasmo per la missione della Chiesa e la corresponsabilità, si è accesa la speranza per una Chiesa più inclusiva, capace di dialogare con il mondo attuale e aperta alla necessità di cambiamento”.
Ora – quanto emerso dalla prima assemblea – dovrà essere rielaborato dalle varie diocesi e sarà reso definitivo durante la seconda assemblea che si terrà a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 2025.
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